21 gennaio 2011

Surgical duckface 2.

L'espressione e il volto che tutti ci aspettiamo da un consigliere regionale, un rappresentante delle istituzioni, un servitore dello stato, a vantaggio non del proprio interesse personale ma per il progresso della cosa pubblica e il benessere collettivo.
Più o meno.
Foto da La Stampa

19 gennaio 2011

Aldo Grasso su "Stasera che sera".

Straordinario articolo del critico televisivo del Corriere che dice la sua (e come la dice) su "Stasera che sera". Apprezzo Grasso perché non la manda a dire né si perde in ossequiosi giri di parole. Un programma fa schifo, gli ospiti sono imbarazzanti: e allora perché non metterlo nero su bianco, così come esce dalla pancia? Bravo Grasso, ci vorrebbero più penne oneste su una stampa sempre troppo indulgente.

17 gennaio 2011

(Surgical?) Duckface.


Un'espressione involontaria al centro del toto-fiancée di queste ore. Per (imperdibili) approfondimenti, vedi 1 e 2 e 3. Ole'.

14 gennaio 2011

Quel simpaticone di Linus.

Il suo modo di dare il benvenuto ai nuovi collaboratori? "Non li ho cercati io e con me devono cambiare musica".

Se RadioDJ e' generalmente insopportabile, zeppa di luoghi comuni, musica inascoltabile, pubblicita' idiote e via discorrendo, il suo direttore non e' molto meglio. D'altronde, come noto, il pesce puzza dalla testa. E caspita, quanto puzza.

Assange v. Zuckerberg in a nutshell


09 gennaio 2011

Freeride: da Sassi a Superga e ritorno, nel fango.

Escursione a Superga per l'Epifania. Salita su parte della traccia del Rosmarino, arrivo alla Basilica, discesa lungo il Thermos e l'ultima parte del sentiero 61.
Fango da vendere, e per fortuna era freddo.
Ecco la traccia GPX (grazie a Luke60).

Superga Freeride: Thermos e 61 at EveryTrail


Un paio di clip registrate con la GoPro Hero (HD, ma non sembra finché non riesco a editare video in formato nativo: con la codifica si perde tutto!)

Riding in the mud: Collina di Superga


04 novembre 2010

Don DeLillo, Cosmopolis.

Chi segue il mio blog e in particolare le recensioni di libri, sa che sono un lettore abbastanza ostinato e determinato a chiudere l'ultima pagina dei volumi iniziati. Questa volta, attratto da un consiglio un po' maldestro, sono incappato in una delle pochissime opere che ho deciso di chiudere e riporre sullo scaffale ancora lungi dall'ultima (penosa) pagina.

Salutato da molti -- non solo dalla marchettara quarta di copertina -- come il capolavoro definitivo del Maestro (su cui non esprimo giudizi in mancanza di una conoscenza più approfondita), ho iniziato a scorrere Cosmopolis con un sensazione di angosciante deja-vu: quella provata durante la (faticosa, estenuante) lettura de L'ammezzato di Nicholson Barker, ambientato, come Cosmopolis, tra le strade di New York.
In mancanza di meglio, entrambi i libri possono essere inseriti nella (temo popolosa) categoria delle pippe mentali. Ma torniamo a Cosmopolis.

Per la trama, vi rimando come sempre al link sopra. Una storia vera e propria non c'è: troviamo l'esile e pretestuoso viaggio in auto del protagonista (una figura innovativa come l'acqua calda: yuppie, palestrato, che scomette in borsa contro una valuta straniera) per le trafficate strade di New York lungo le quali incontra (evento del tutto insensato dal punto di vista del calcolo delle probabilità: siamo a New York o a Vercelli?) le donne della sua vita. Un percorso interiore, quindi, inutile, scontato e lungo come uno sbadiglio. I pochi dialoghi -- non so se per traduzione o in origine -- sono imbarazzanti nel loro manierato artificio; i personaggi sono la quint'essenza dei cliché da film degli anni 80: la fatalona elegante, la guardia del corpo che non sorride mai, il genio dei computer; mi spiace non essere arrivato alla fine per vedere se c'erano anche il nobile decaduto, lo scienziato pazzo e un licantropo.

A cosa serve questo libro? Ha due scopi: farvi addormentare velocemente e poter dire, durante una conversazione, di aver letto qualcosa di DeLillo. La spesa non giustifica lo scopo: le Pagine Gialle sono gratuite e forniscono lo stesso supporto ipnotico, mentre le conversazioni letterarie, ahimé, sono diventate piuttosto inusuali.

Da evitare.

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Scheda libro:
Don DeLillo, Cosmopolis
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Traduttore: Pareschi S.
Pagine: 180
ISBN: 880616466X
ISBN-13: 9788806164669
Data pubbl.: 2003