15 gennaio 2010

Quando il Business impara dalla Natura.

Come è evoluta la società negli ultimi 30-40 anni? Quale ruolo hanno avuto la tecnologia, le telecomunicazioni e la diffusione di Internet? Come stanno cambiando i modelli produttivi, distributivi e di consumo dei beni e dei servizi? Quali possono essere gli scenari futuri delle scienze, della tecnologia e della vita digitale?
Telecom Italia Future Centre di Venezia, tramite una serie di progetti dedicati allo studio degli ecosistemi di business, ha indagato questi temi, li ha discussi sul blog Business Ecosystems e li ha proposti al pubblico in un ciclo di incontri aperti.
I progetti hanno affrontato diverse tematiche (dalla produzione industriale all'ombra digitale, dalle immagini digitali all'Internet delle cose) con un approccio ecosistemico che affonda le proprie radici nella scienza moderna e nell'osservazione dei fenomeni naturali (a microcambiamenti locali conseguono influenze globali) ed economici: un'innovazione locale corrisponde ad un processo di selezione da parte del mercato che può portare a cambiamenti globali.
Dai materiali preparati per gli incontri è nato il volume Quando il Business impara dalla Natura (a cura di G. Fettarappa, G. Piersantelli e Roberto Saracco, direttore del Future Centre ed ideatore del progetto): il libro, articolato in quattro sezioni (Gli ecosistemi, Dalla luce ai bit, Atomi e bit, Vita e vite in bit), vuole essere un contributo piacevole e leggero su come il mondo sta cambiando.
Sul canale Innovazione di Telecom Italia è possibile partecipare ad un concorso per ricevere una copia omaggio del volume.


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La fantasia dell'e-marketing.

Oggi va di moda la Vendita Flash, qualunque cosa essa sia. Inizia Fnac e segue, a distanza di 45 minuti, Pixmania. Secondo me si sono messi d'accordo ieri.


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11 gennaio 2010

Joe R. Lansdale, Bad Chili.



Di gran lunga il più deludente e banale romanzo della saga di Hap e Leonard, Bad Chili è una storia poco verosimile (e fin qui non ci sarebbe nulla di male), narrata quasi con stanchezza e priva delle esilaranti metafore cui Lansdale ha abituato i propri lettori.
I personaggi di contorno (la fidanzata Brett, il detective privato Bob Joe, il poliziotto onesto Charlie, il gangster King Arthur) sono tagliati con l'accetta e ripropongono gli stereotipi creati per altre storie (soprattutto Rumble Tumble), mentre il plot sembra più una sequenza di eventi pretestuosi e mal concatenati che una storia vera e propria.
Neanche i dialoghi sono particolarmente coinvolgenti, ed è un peccato, perché nella struttura dialogica lo scrittore texano è stato sicuramente un innovatore e un caposcuola, almeno nel suo genere.
Il libro si chiude con un colpo di scena elementare e un happy end non credibile. Un peccato, perché di solito Lansdale riesce a far sorridere e ad intrattenere con le sue storie.

Joe R. Lansdale, Bad Chili
Einaudi - Collana: Stile libero Noir / Stile Libero
Pagine 262 - Formato 12x19,5 - Anno 2006 - ISBN 9788806180355

07 gennaio 2010

Test Kenda Small Block Eight su neve (e fango, tanto per cambiare).



Non soddisfatto della prova del fango di qualche settimana fa, ieri ho deciso di fare un breve test nella neve e mi sono diretto sul lungo Po, tra San mauro e Settimo, nei sentieri tra i campi di granturco e i filari di pioppi.
Lo strato residuo di neve era abbastanza sottile (direi 4-5 centimetri, a parte alcuni punti in cui si era accumulata) e molto dura e compatta. Nei tratti soleggiati era il fango a farla da padrone.
Le Small Block Eight (ora disponibili anche al profumo di pino: ma perché?) non sono gomme M+S (mud and snow), ma dalla prova fatta devo dire che sulla neve compatta mantengono una trazione e un grip quasi inaspettati. Colpito dalle performance ho affrontato un paio di discese e relative salite e ho avuto conferma che i piccoli tasselli delle Kenda (anche a pressioni stradali) sulla neve compatta non perdono aderenza. Anche in frenata ci mettono del loro: a patto di dosare bene la forza sulle leve, le ruote non si bloccano. Davvero una sorpresa!
Sul misto stretto, le curve nei sentieri innevati si affrontano in discreta sicurezza (un po' di sensibilità serve sempre), ma quando dalla neve si passa al fango, è più facile perdere aderenza a causa dello scarso drenaggio.
Ancora una volta, le SB8 non sono coperture invernali (così come non sono da fango) ma in caso di neve i tasselli hanno il grip sufficiente a rimanere in sella.

06 gennaio 2010

Live Search Maps, guida simulata per le strade di San Francisco (e Seattle, naturalmente).

Non sempre Google ha il primato e il monopolio delle migliori web applications. Qualche volta anche dalle parti di Redmond riescono a tirare fuori un giochino divertente. E' il caso di Live Search Maps (*), un sistema di navigazione interattiva ibrida: la parte superiore della finestra simula l'abitacolo di un'auto (o la visione da pedone), e quella inferiore mostra la propria posizione (il cursore ha la forma di un'auto) su una mappa di Bing (vie, stradario o ibrida).
Spostando il cursore sulle strade viene visualizzata la realtà in modalità StreetView dietro un parabrezza.



Il servizio è in fase chiaramente sperimentale e Microsoft sta raccogliendo feedback sull'esperienza degli utenti. Al momento sono disponibili solo le città di San Francisco e di Seattle.

05 gennaio 2010

Windows 7 God Mode.

La buona Ina Fried ci racconta come accedere al GodMode di Windows 7 in questo articolo. Basta creare una nuova cartella e rinominarla
GodMode.{ED7BA470-8E54-465E-825C-99712043E01C}
Per magia diventerà GodMode con accesso a miriadi di configurazioni e settaggi, senza filtri.
Io l'ho già fatto, ed è divertente.






Il mare d'inverno.


04 gennaio 2010

Fotocamere digitali e web: i trend del 2009.

Oltre alle gallerie e ai fotoalbum, Flickr offre uno strumento interessante per vedere quali sono le fotocamere digitali più popolari tra gli utenti iscritti che pubblicano le proprie foto. Anche se tale metrica non equivale esattamente alla classifica delle fotocamere più vendute ed utilizzate, dà comunque un'idea delle preferenze (e dei cambiamenti) nell'utilizzo di fotocamere digitali.

Per la facilità di pubblicazione e la miriade di applicazioni dedicate alle immagini, l'iPhone resta saldamente al primo posto sia nella classifica generale che in quella degli smartphone.




Fotocamere più apprezzate nella community di Flickr







Mentre smartphone importanti e con fotocamera di qualità e connettività avanzata come il Nokia N95 continua la sua discesa, l'uso di iPhone per scattare e pubblicare foto in rete è in continua ascesa.




Utilizzo Nokia N95 di quest'anno (2009)



Utilizzo Apple iPhone di quest'anno (2009)



Il grafico delle fotocamere point and shoot utilizzate dalla community Flickr (il che, lo ripetiamo, riflette con qualche approssimazione le tendenze del mercato delle fotocamere) lascia pochi dubbi: in questo settore Canon la fa da padrona.

Fotocamere Point & Shoot più apprezzate



% di membri