17 agosto 2010

Kenda Nevegal DTC, Stick-E.

Kenda Nevegal
Verso le fin troppo celebrate e note coperture di casa Kenda nutrivo un misto di scetticismo (troppo marketing?) e curiosità, così ho deciso che per la mia Giant era tempo di lasciare le superleggere Small Block 8 (mi hanno dato grandi soddisfazioni) e passare a coperture più grasse.
Ho preso una DTC (dua thread compound, a doppia mescola, morbida ai lati e più dura al centro) per la ruota posteriore e una Stick-E (mescola più morbida che dovrebbe funzionare come una sorta di schiuma di sospensione) alla ruota anteriore, entrambe 26x2.1.
Senza indugi, ho preso il pass per il Kona Bike Park di Crans Montana (CH) e mi sono addentrato subito (con una front?) sulla pista nera (che non ha nome), e poi l'ho fatta tre volte perché il divertimento non mancava.
Una sorpresa. Lo scetticismo da troppo entusiasmo è stato spazzato via da una bella sensazione di grip su qualunque superficie e terreno (compatto, smosso, pietre, radici, erba ecc.)
Sgonfiate appena un po', tengono davvero bene, sia in rettilineo che in curva. Si scende in tutta sicurezza. C'è un prezzo da pagare, ma è alla portata di tutte le tasche: la resistenza al rotolamento è avvertibile, seppure sempre contenuta. In salita si fatica certamente di più rispetto alle Small Block 8 da 1.95, ma la differenza è sostenibilissima.
L'entusiasmo di forum e riviste, pur con la sua componente pubblicitaria, non è certo campato in aria e si capisce perché queste coperture siano così popolari in discipline diverse, dal cross country al downhill.

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