22 ottobre 2007

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Così, tanto per ricordare che il DDL sull'editoria fa acqua da tutte le parti ed è in contrasto con il dettato costituzionale.


Art. 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

mi rendo ben conto che le notizie siano allarmanti, e che la libertà di stampa sia uno di quei temi che meritano attenzione e approfondimento.
ma io non riesco, proprio non riesco a non dirti che splendida luce c'era ieri a genova, fredda e secca sotto la tramontana, il mare un immenso specchio coperto di "zecchini" come diceva Sbarbaro, qualche vela e un mercantile alla fonda verso Punta Chiappa.
mentre oggi, a milano, riparte la routine delle polveri sottili ... un caro saluto, pippo.
paolo g.

Anonimo ha detto...

CIAO PIPPO, IO SONO A FAVORE DELLA LIBERTA' DI STAMPA E RIMANGO MALE QUANDO CERTIO VIP MINACCIANO QUERELE A CHI PARLA DI LORO O IN BENE O IN MALE. SONO DELL'IDEA CHE SE VUOI VIVERE PROTETTO DA CERTE COSE DEVI CERCARE DI ESSERE MENO VISIBLILE POSSIBILE, MA QUESTO UN PERSONAGGIO FAMOSO NON PUO' FARLO, RAZIONALMENTE NON PUOO', QUANDO ENTRI IN UN CERTO AMBIENTE DEVI ACCETARNE ONERI ED ONORI. GIUSTO?
ANONIMA SFIGATA
P.S. UN SALUTONE A TUTTI.

Giuseppe ha detto...

paolo g.

...e hai fatto bene a scriverlo, a descrivere questa luce meravigliosa, il mare, il vento di tramontana.
bravo, hai grande sensibilità.
sapessi qui, dalle polveri sottili e dal cielo grigio metallizzato di torino, quanto mi mancano tutte queste splendide cose...

Giuseppe ha detto...

ciao anonima.
certo, se vuoi i privilegi di essere un vip alla costantino o chissà chi (ovvero non alzare un dito da mane a sera e guadagnare un sacco di soldi) devi accettare almeno una sana critica.

Anonimo ha detto...

Non solo,
continuo a credere che se sei un vip alla Mastella o alla Calderoli etc (due esempi a caso ...?), sarebbe bello pensare che sei lì "a splendere in piena luce" ANCHE (accetto il NON SOLO, siamo umani ...) per servire la società, e quindi che cerchi di fare un uso corretto e responsabile della tua visibilità, non oso dire "di essere un modello per gli altri" ... pura fantascienza: ok Mr. Spock ci faccia risalire che è meglio ...
Ciao
Giorgio

Massimiliano Fattorini ha detto...

io sono completamente favorevole alla libertà di stampa, come anche ribadito nella nostra costituzione.

mi sembra però di aver capito che il ddl (che fa acqua da tutte le parti) intendesse creare un albo delle risorse editoriali, che dovrebbe essere diverso dalle limitazioni di stampa. Penso che ovviamente i blog e siti amatoriali debbano restare fuori.
Mentre invece ritengo che forse servirebbero delle norme punire chi pubblica notizie false e con quelle ci vive.

complimenti per il blog!

max

Giuseppe ha detto...

ciao max.
il testo del ddl, fortunatamente ancora in fase embrionale (e spero successivamente in fase abortiva), è alquanto ambiguo; ma alle condizioni attuali, chi desiderasse esprimere con periodicità il proprio pensiero sulla rete, sarebbe soggetto se non altro a complicazioni burocratiche in grado di dissuadere una bella fetta di blogger.
spero sinceramente che questo ddl venga abbandonato.
grazie.